[ RECENSIONE ] I figli segreti di Hitler di I. Von Oelhafen e T. Tate | Newton Compton

I FIGLI SEGRETI DI HITLER di I. Von Oelhafen e T. Tate
256 pagine | €5.99 digitale
Newton Compton Editori | Link Affiliato Amazon

A soli 9 mesi, Erika Matko viene sottratta alla sua famiglia in Jugoslavia e trasferita in Germania per essere inserita all’interno di uno degli esperimenti più agghiaccianti condotti dal nazismo: il Lebensborn, un programma che prevedeva la creazione di una nuova razza ariana. La piccola Erika era stata selezionata perché, contrariamente ai suoi fratelli, aveva occhi azzurri e capelli biondi, ed era quindi considerata – secondo gli standard dei nazisti – ariana. La bambina viene affidata a dei genitori adottivi, che la ribattezzano Ingrid von Oelhafen, nascondendole la sua origine. Solo molti anni dopo Erika/Ingrid viene gradualmente a conoscenza della verità. Da quel momento, comincia il calvario per cercare la sua vera famiglia, un doloroso viaggio che passerà attraverso la scoperta delle atrocità commesse dai nazisti in nome del Lebensborn: il rapimento di decine e decine di migliaia di bambini destinati al programma e l’uccisione di molti altri che non rientravano negli standard previsti.
Cercare di riportare nero su bianco le mutevoli sensazioni provate leggendo I Figli Segreti di Hitler è tutt'altro che facile: la storia che viene raccontata in queste pagine porta inevitabilmente a mille domande che possono essere riassunte attraverso riportate come dedica e monito all'inizio del libro. Ingrid von Oelhafen  è la protagonista inconsapevole di uno dei più agghiaccianti esperimenti nazisti, taciuto per molto tempo a causa del profondo senso di vergogna che continua, ancora oggi, ad aleggiare attorno al suo nome: il Progetto Lebensborn.
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[ RECENSIONE ] La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi | Longanesi

LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
373 pagine | €14.90 cartaceo
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia.
Incontrare un nuovo scrittore è un po' come nella vita reale quando uno sconosciuto ci viene presentato e ci ritroviamo con un misto di sensazioni contrastanti che vanno dalla umana diffidenza alla più femminile curiosità. Quando ho deciso di leggere La Ragazza Nella Nebbia mi sono approcciata al romanzo come si fa dopo aver dato il via ad una sfrontata scommessa, pronta ad uscirne vittoriosa o altrimenti sconfitta e con quella naturale, piccola paranoia da delusione dietro la pagina che inevitabilmente fa parte di noi spregiudicati lettori. Per quanto mi riguarda - scevra da paragoni con i suoi precedenti lavori - posso assolutamente affermare che scoprire Carrisi è stata una vittoria da ogni singolo punto di vista.

Ha catturato la mia attenzione e la mia vivida curiosità fin dal principio, presentando quell'alternarsi tra passato e presente che rappresenta un mio oltremodo dichiarato punto debole, tale da permettermi di entrare immediatamente in sintonia con l'anima del romanzo. Attraverso le sue pagine, Carrisi traduce nero su bianco una non velata critica a quell'insensato quanto crudele circo mediatico che viene a crearsi intorno ad un crimine; abbracciandone ogni sua piccola ed oscura sfaccettatura, creando un vero e proprio show fatto di interviste pressanti e al limite della decenza, di piccoli giochi di potere e di audience andando contro ad ogni sentimento di umana compassione e generale rispetto.
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