[ RECENSIONE ] La casa delle vergini di Ami McKay | Neri Pozza

LA CASA DELLE VERGINI di Ami McKay
336 pagine | €9.00 cartaceo

Nel 1871 a New York le grandi Avenue sono piene di immagini di benessere, luminose e sgargianti: case che brillano con la loro illuminazione a gas; uomini d'affari che camminano a passo svelto nei loro bei completi di ottimo taglio. Basta, però, avventurarsi in una strada laterale per imbattersi in tutt'altra visione. A Chrystie Street, ad esempio, vivere comporta anche avere eccellenti probabilità di morire, uccisi dalle malattie o dalla fame, dalla rabbia di un vicino o di propria mano. Moth è nata nella zona più povera di Chrystie Street da una chiromante dei bassifondi e da un uomo scappato di casa quando lei aveva tre anni. Il destino di Moth è alla Bowery, la zona della città piena di case vistose e chiassose, sale da ballo, alberghi di terza categoria, teatri di varietà. Lì Moth incontra Miss Everett, una bruna raffinata e affascinante, che al 73 della East Houston Street gestisce una pensione speciale che ospita cinque giovani signorine il cui allegro temperamento tende a scacciare la malinconia. Moth viene accolta al 73 della East Houston Street e istruita con eleganza da Miss Everett che le insegna a comportarsi come una lady e a soddisfare nel modo migliore la necessità di un gentiluomo. Nella casa Moth fa, tuttavia, anche la conoscenza della dottoressa Sadie, una donna raffinata e colta, che le insegna, invece, ad avere rispetto e cura di sé e a cercare di sottrarre il proprio corpo e la propria anima a un destino forse ineluttabile.
Scrivere una recensione su questo romanzo di getto è stato onestamente impossibile. La casa delle vergini non è un romanzo facile che si può leggere con superficialità o incauta leggerezza. Affrontare le sue parole, taglienti nella loro ingenua semplicità, significa combattere in prima persona al centro esatto di una realtà che sembra improbabile o surreali, ma che è parte incancellabile della nostra storia sociale e culturale, neppure tanto lontana da noi. La casa delle vergini è un romanzo che racchiude tra le sue pagine un messaggio di dolore e di intima sofferenza, legato perfettamente da uno stile narrativo semplice, chiaro e diretto tanto da apparire quasi in contrasto con la realtà cruda e violenta raccontata dalla voce orgogliosa, inconsapevole e sperduta della sua giovane protagonista. 

Una ragazzina dovrebbe esigere attenzioni, non essere costretta a subirle.

Moth non ha conosciuto altro che fame, privazioni e sofferenze senza mai incrociare una carezza, un gesto affettuoso o un caldo abbraccio capace di cancellare ogni quotidiana difficoltà. Nemmeno dalla donna che l'ha messa al mondo: una madre fredda e distante, anaffettiva e calcolatrice, incapace di insegnare alla sua unica figlia virtù e valori morali se non le leggi crude e feroci della strada a cui la piccola Moth sarebbe stata a breve destinata. A soli dodici anni, infatti, viene venduta dalla madre come cameriera personale ad una donna facoltosa, annoiata dalla sua ripetitiva quotidianità e moralmente avvizzita da un senso di abbandono costante ed impotente. Un' altra figura femminile in grado di dimostrare a Moth solo risentimento, dolore e puerile vendetta che la condurrà presto ad abbandonare quel tetto per approdare, senza non poche difficoltà, umiliazioni ed ulteriori sofferenze, alla casa delle vergini gestita da Miss Everett dove giovani donne ancora bambine vengono istruite all'arte della passione e della seduzione per concedere al miglior offerente la loro dote più ricercata, in un'epoca dove la cura della vergine era vista come unica via di guarigione alle più nefaste malattie. 
La casa delle vergini è un romanzo che non posso che consigliarvi di leggere, partendo dalla consapevolezza che non si tratta di una lettura facile da digerire e che ogni parola che troverete scritta tra le sue pagine vi resterà incollata addosso, come una seconda pelle.

E' un libro che non deve essere semplicemente letto, ma affrontato e vissuto interamente. Un libro capace di scuotere le coscienze, in grado di raccontare una storia come tante altre attraverso una semplicità in grado di spiazzarvi, di stupirvi, ma che difficilmente lascerà la presa nella vostra mente e nel vostro cuore.

8 commenti

  1. Ciao Cristina, la tua recensione è molto sentita, è un libro che non conoscevo e che credo che possa piacermi. Grazie mille per avermelo fatto notare.

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  2. si l'ho letto oltre un anno fa e mi è piaciuto tantissimo..

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  3. Ciao Cristina!
    Non avevo mai sentito parlare di questo libro, nè dell'autrice.
    Ma ho letto la tua recensione e mi ha fatto venire la pelle d'oca (in senso buono ovviamente!).
    L'ho messo in lista e spero di leggerlo in tempi veramente brevi!
    Jasmine
    http://stoffedinchiostro.blogspot.it/

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    1. Ciao Jasmine!
      Grazie mille. Sono felice che la recensione ti sia piaciuta e ti abbia incuriosito. Fammi sapere cosa ne pensi quando l'avrai letto xD

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    2. Certo! al 100% ci scriverò una recensione! ;)

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