[ PREMIO BANCARELLA ] Emozioni di un Weekend Indimenticabile - Pontremoli 2017


Come è possibile descrivere a parole emozioni che partono da un silenzio profondo e impercettibile per poi affacciarsi al cuore, riempiendolo di una gioia immensa e imprevedibile?

Forse partendo dall'inizio. Da quella uggiosa mattina del 9 Febbraio 2017 quando Laura mi ha buttato là una proposta a bruciapelo che non potevo proprio rifiutare e dopo aver - in ordine di comparizionecreduto ad uno scherzo effettivamente complicato da gestire, lanciato in aria la gatta che dormiva beata sulle mie gambe e dato sfogo ad un ballo sfrenato che per fortuna vostra non oso ripetere sono diventata una #bancarellablogger. Insieme ai miei valorosi colleghi d'avventura siamo letteralmente entrati tra le maglie più curiose ed interessanti del Premio Bancarella condividendone con voi ogni aspetto e piccola sfumatura, facendovi conoscere la sua storia e origini, presentandovi i vincitori delle passate edizioni, spulciando il regolamento e conoscendo uno ad uno i sei finalisti di questo anno. Sono stati cinque mesi particolarmente intensi che ci hanno trasformato in una squadra originale ed assortita, che ci hanno permesso di vivere una bellissima realtà letteraria che conoscevamo solo da molto lontano e di respirare, alla fine, quella frizzante aria pontremolese capace di portare con sé emozioni e tanta, tanta nostalgia.

Sabato, 15 Luglio.  Il mio lungo peregrinare verso la meta pontremolese ha inizio di prima mattina con i miei genitori tra soste in autogrill, caffè rigeneranti e una discreta agitazione che si stava prendendo lentamente possesso della mia naturale ed inarrestabile loquacità. Ci spostiamo direttamente a metà pomeriggio quando, dopo aver lasciato i miei al loro freschissimo B&B, è in atto il primo incontro targato #bancarellablogger insieme a Deborah-conlacca e Sherpa che non si chiamerà più Andrea, sappiatelo. Lui è lo Sherpa: aiuto inarrestabile, salvatore di dolci fanciulle, sostegno di salvataggio e uomo tutto fare che ci ha letteralmente sopportate in un fine settimana decisamente lungo per ogni essere umano di sesso maschile. E lui dice di essersi divertito, pure... Dopo tornanti infiniti, strade sbagliate, navigatori deceduti e incontri fortuiti del terzo tipo, arriviamo sani e salvi al nostro hotel El Caracol con il resto del gruppo pronto ad attenderci. E chi ti vedo per prima? Ma La Libridinosa, ovviamente, con il primo abbraccio stritolatore annesso e poi la Ropolo, Lea e Stefania e infine la nostra amata Amanda con cui abbiamo dato inizio al primo breefing pontremolose perchè anche la professionalità vuole la sua parte.

Al grido disperato di scarpe comode, mi raccomando! la sera ci siamo spostate a Montereggio, un incantevole borgo medioevale con ben poche anime all'attivo e ricco di una storia che si percepisce dietro ogni suo angolo. La magia dei libri, la loro forza e quella passione che ben conosciamo vive letteralmente in ogni muro di Montereggio, negli occhi di chi racconta episodi lontani e leggende ancora vive e nella voci piene ed emozionate che abbiamo ascoltato in quelle ore, completamente rapite. Ospiti della tradizionale cena dei librai ci siamo indubbiamente fatte valere: mettere insieme 6 blogger e molto cibo insieme è cosa assai pericolosa, ve lo posso assicurare!

È stato meraviglioso e sorprendente ritrovarsi allo stesso tavolo e parlare, parlare, parlare come se ci conoscessimo da una vita. Quell'empatia immediata non così facile da trovare che ha spazzato via ogni più piccolo imbarazzo, letteralmente trasportato lontano da un'aria decisamente frizzantina e da quei ben famosi testaroli che avremmo imparato a conoscere. Una serata impagabile che si è conclusa nella terrazza di casa Lazzarelli accompagnati dalla flebile luce di poche candele, da un cielo ricco di stelle luminose e da un buonissimo gorgonzola capace di destare qualche perplessità in più di un commensale arrivando in tavola insieme a pane, pesche e forchette. Queste ultime, in modo particolare, hanno mandato in uno stato confusionale l'incredula coppia Sherpa-Bacci creando una scena di autentica suspance e di irrefrenabile ilarità generale!


Domenica, 16 Luglio. Ed infine il gran giorno è arrivato. Quel giorno che tutte noi aspettavamo con ansia e trepidazione, emozione e curiosità insieme a quel pizzico di nervosismo incontrollabile che mi accompagna passo dopo passo dal primo giorno delle elementari. Dopo aver avuto la mattina libera - che fa tanto gita scolastica - dopo pranzo ci siamo ritrovate nella camera Borghesi-Failla-Ropolo per le prove generali e questo sì che fa ancora di più gita scolastica. Non so bene come descrivere quei momenti per rendere l'idea: la Ropolo cronometrava e noi, una dopo l'altra, abbiamo snocciolato il nostro discorso. Di quale discorso sto parlando? 

Oddio che sbadata. Okay, facciamo un piccolissimo salto indietro. Era esattamente il 3 Luglio alle ore 13.15 circa quando ricevo una curiosa telefonata da Laura che suonava più o meno così:

L. Sei seduta?
C. Uh-uh
L. Siediti meglio.
C. Sono praticamente sdraiata.
L. Bene, quindi, domenica alla serata finale devi salire sul palco e presentare un libro. 

Ora, capite bene come il savoir-faire non sia propriamente la miglior dote della cara Libridinosa e potrete immaginare cosa è accaduto nei 20 secondi successivi alla fine della suddetta telefonata. Ansia, panico e compagnia bella che ora si riproponeva con la medesima pignoleria tra le mura di una comunissima camera d'albergo. Eravamo tutte in uno stato pietoso: emozionate, ansiose, praticamente con le lacrime agli occhi. E, giusto per fare uno spoiler che poi spoiler non è, a me il compito di presentare I Medici di Matteo Strukul, vincitore del Premio Banc... ops, questo sì che è uno spoiler coi fiocchi.

Ed eccoci al momento finale. Quello tanto atteso. Quello che il caro Dario Vergassola ci ha letteralmente stravolto, decidendo di farci salire sul palco una dopo l'altra, singolarmente, per presentare il nostro autore. A Laura - in quanto responsabile del progetto - l'onore di aprire le file e alla sottoscritta quello di chiudere l'affascinante parentesi #bancarellabloggerCosa posso raccontarvi di quei momenti che non avete già visto? Prima di tutto, la paranoia che mi ha colpito quando la presentatrice ha letto il cognome del mio autore in una maniera mai sentita prima.. avete presente l'espressione di autentico panico che il protagonista assume prima della fine del mondo? Ecco, non credo che possa rendere pienamente l'idea. Fortunatamente prima Laura e poi lo stesso Strukul sono venuti in mio soccorso, attutendo almeno quella piccola crepa della mia apparente tranquillità... a cui se ne è aggiunta subito un'altra: Dario Vergassola. Avete presente la sua verve comica, il suo modo così naturale nel cogliere la più piccola sfaccettatura di chi gli sta davanti e trasformarla in una battuta capace di scalfire anche il più stoico essere umano? Ebbene, di lui sì che avevo terrore! Fortunatamente sono riuscita a vincere la mia timidezza, cercando di giocare con il suo tipico umorismo - è sempre bello parlare con te e  guardarti l'ombelico - facendo una gran fatica a trattenere le risate perchè, credetemi, quell'uomo è un autentico vulcano capace di metterti a tuo agio anche nelle situazioni più complicate! 


Molti dettagli sono stati esclusi da questo lunghissimo resoconto - sapete come si dice: quel che accade a Pontremoli, resta a Pontremoli - che spero non vi abbia annoiati e che, al contrario, sia riuscito a farvi arrivare l'eco di quel turbinio di emozione provate in questi lunghi mesi e sfociate in un fine settimana che ancora mi fa brillare gli occhi. Una menzione speciale devo farla alla classe, alla disponibilità e alla generosità di Valeria Benatti - autrice di Gocce di Veleno - per il modo autentico e genuino con cui si è approcciata a noi, ringraziandoci in più occasioni e facendoci ancor di più sentire parte di qualcosa di veramente speciale. Così come buona parte del direttivo per le parole spese nei nostri confronti, per il lavoro fatto nei mesi precedenti e per la professionalità dimostrata fuori e sopra il palco. Parole, sorrisi, volti ed emozioni tanto sorprendenti ed inaspettati quanto impossibili da spiegare e da trasformare in parole in grado di dare piena giustizia ai momenti vissuti e condivisi insieme.

12 commenti

  1. Voglio tornare lì con voi!
    PS ho ancora molti aneddoti ihihih

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  2. Grande! Anche da non partecipante all'evento, di cui comunque ci mettete a parte, vorrei essere con voi solo per conoscervi di persona il prossimo anno!

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  3. Criiiiiii! Dobbiamo inventarci una scusa per fare un'altra gita a breve!
    Bacionissimi,
    La Bacci

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  4. Chiediamo la sessione invernale di Pontremoli (stavolta però i fazzoletti li paghi tu!) <3

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    1. Affare fatto :DDD ma proprio a Pontremoli d'inverno? Sicura sicura?

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    2. No ecco, magari d'onverno cerchiamo un posto diverso!

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  5. Da notare come, tra i momenti indimenticabili, citati in ogni post, ci sia la questione "Sherpa + Bacci + Forchette". Le crisi mondiali in confronto sono bazzecole!
    Comunque abbiamo passato due giorni bellissimi e credo che tutte noi porteremo nel cuore questi momenti: Potremoli è stata un'esperienza e vacanza insieme. Non sempre ci si riesce e noi ci siamo riuscite perché, anche a km di distanza, ci siamo trovate.
    Il prossimo anno, stesso posto, stesso passaggio eh!

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